Si definisce Industria 4.0, o quarta rivoluzione industriale, tutto l’insieme di applicazioni di metodologie e strumenti digitali nelle fasi di produzione e di gestione di prodotti e servizi.
L’obiettivo di questa trasformazione è aumentare l’efficienza produttiva, ottimizzare e ridurre i costi di produzione. Allo stesso tempo, incrementare l’efficacia progettuale di nuovi prodotti e soluzioni, in ottica di un processo di trasformazione tecnologica. Questo avviene anche, e soprattutto, in settori all’avanguardia come quelli della connettività IoT, cyber security o stampa 3D.
In questo scenario, il Tecnico Industria 4.0 è una nuova figura professionale in grado di supportare diverse tipologie di aziende nei percorsi di innovazione 4.0 dei processi produttivi.
Che attività svolge un Tecnico Industria 4.0?
Un tecnico di automazione industriale 4.0 applica procedure e nuove tecnologie per garantire l’efficienza dei processi di produzione industriale automatizzata, nell’ambito dei sistemi meccatronici.
La meccatronica è un settore innovativo che mira a far interagire tra loro tre discipline. Queste sono la meccanica, l’elettronica e l’informatica, che si integrano per automatizzare i sistemi di produzione, semplificando il lavoro umano.
Grazie a percorsi di formazione in industria 4.0 come quelli offerti da un Istituto Tecnico Superiore, questa figura professionale può operare in diversi ambiti aziendali. Le attività che svolge sono mirate a migliorare i processi industriali attraverso tecnologie abilitanti e il rispetto di un piano programmato di attività.
Competenze e formazione 4.0 necessarie per diventare un Tecnico Industria
Ma chi può essere interessato/a ai contenuti di un corso post-diploma in Industria 4.0 e a questo progetto di formazione?
Un corso tecnico in Automazione industriale è indicato per chi nutre una passione per la robotica, l’elettronica, l’informatica o ha un debole per nuove tecnologie e intelligenza artificiale. Tutti argomenti che rientrano nel vasto campo di applicazione dell’Industria 4.0.
I corsi di formazione Industria 4.0 completi, come quelli di ITS MAKER nell’Area Digital Industry 4.0, devono essere aggiornati relativamente ad automazione, IoT, Big Data Analysis e ICT. Queste competenze sviluppate in classe vengono alternate all’esperienza formativa presso i luoghi di lavoro più innovativi nella regione Emilia-Romagna, attraverso percorsi di tirocini in azienda.
Ad esempio, nel caso del corso “Processi industriali” di Forlì, gli studenti sono formati sulla gestione dei sistemi CAD-CAE e sulle tecnologie di controllo. Non sono dimenticate le strumentazioni di misura relative a materiali, componenti e cicli di lavorazione del prodotto.
Il Tecnico Superiore per la digitalizzazione delle aziende, formato invece con il corso postdiploma di sede a Bologna, comprende e realizza le logiche della trasformazione digitale in azienda. Gli studenti vengono formati sul supporto alle attività digitali di produzione e gestione della richiesta crescente di dati OT.
Infine, il corso Gestione digitale d’impresa di Reggio Emilia valorizza la passione per l’informatica e la capacità di organizzare. In questo caso, gli insegnamenti si rivolgono al controllo dei sistemi di gestione delle risorse, della logistica e dei flussi produttivi di una azienda.
Quanto guadagna uno Specialista Industria 4.0?
In generale, il Tecnico Superiore specializzato in Industria 4.0 è una figura molto richiesta nel mondo del lavoro di oggi, in tutti i settori.
In ambito aziendale, interagisce con i responsabili delle funzioni produzione, progettazione e manutenzione, in quanto collabora alla gestione dei sistemi di automazione, informatici e telematici presenti in azienda. Inoltre presiede alle fasi di collaudo, gestione tecnica, manutenzione ed assistenza delle macchine e manutenzione delle macchine a controllo numerico e PLC.
Si possono differenziare due ambiti, a seconda del contesto di inserimento. Se inserito in aziende produttrici di macchine e impianti, il tecnico di automazione industriale può essere collocato in staff all’unità di progettazione. In questo caso, la retribuzione lorda annua può oscillare tra i 35.000 e 60.000 euro durante il primo inserimento, per poi aumentare anno dopo anno.
Se, invece, queste figure sono inserite in aziende che adottano sistemi meccatronici, possono essere aggiunte all’unità dedicata alla manutenzione. In questa seconda opzione, lo stipendio è fin da subito più allettante, inserendosi nel range 60.000-80.000 euro lordi all’anno.
